Più che un periodo di produttività ad ogni costo, la quarantena per me è stato un periodo di riflessione e ricerca interna. Dalla maggiore consapevolezza e da una ritrovata lentezza è nato questo articolo, scritto a due mani con la preziosissima collega Giulia Radice. Una soddisfazione nata dalla condivisione e dal confronto, che per me sono stati fondamentali in questi mesi.

É andato via per sempre? Tornerà o non lo vedrò mai più? Non ho mai visto il suo corpo, è morto davvero? L’impossibilità di dare risposta a queste domande impedisce all’individuo di riorganizzarsi nei pensieri e nelle emozioni. La perdita ambigua ai tempi del Covid-19.
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